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App2_04 L’inceppata [musiche per l’omonimo documentario]
Note sul testo: L'audiovisivo presenta il testo enunciato da un tipico narratore-commentatore. Luogo e data di composizione: [Roma], 1960 Note sulla genesi: Le musiche sono state scritte per il documentario “L’inceppata” (1960), regia di Lino Del Fra, uno dei maggiori documentaristi e registi di film storico-documentari nell’Italia del secondo dopoguerra. Note generali: Come per “La passione del grano”, il focus è qui su un rito di una società rurale – quella meridionale – immobile, e qui anche opprimente: il rito è quello del pegno di affetto (una dichiarazione d’amore) che un ragazzo deve portare a una ragazza prima di poterne ambire la mano: un grosso ceppo di legno, che dovrà funzionare da oggetto apotropaico. Il documentario è costruito su una sapiente rotazione tra tre tipi di inquadrature: il ragazzo che porta-rotola faticosamente il ceppo dalle campagne all’abitato; le donne (madre e figlia) impiegate nel rito quotidiano delle faccende domestiche; gli uomini, che a casa (serviti di vino dalle donne) giocano a carte, unico universo in cui l’attesa grama e una vita priva di sbocchi possono avere una soddisfazione temporanea e illusoria (chi vince ha ‘in suo potere’ gli altri, e ha diritto al vino). Gli elementi musicali predisposti da Guaccero, spesso conferiti a timbri solistici o straniati per l’uso di sordine, colgono – per ragazzo e donne – tale condizione asfittica o ingrata, sospendendo la tonalità (scala ottatonica) o almeno impiegando figure neutre-atnosferiche (trilli, tremoli, melopee al flauto). Del brano non è attestata alcuna partitura ms. autografa.
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