|
||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||
App2_06 Inquietudine [musiche per l’omonimo cortometraggio di Mario Carbone]
Place and date of composition: [Roma], 1960, con reimpiego di musica composta già nel 1958 Remarks on the genesis: Le musiche sono state scritte per il documentario ‘Inquietudine’, 1960, di Mario Carbone (oltre che documentarista, coinvolto spesso autore da Cesare Zavattini nei suoi film come operatire, e anche come autore di un episodio in I misteri di Roma). Nel commento, è stata utilizzata una registrazione del Secondo quartetto per 2 clarinetti, viola e chitarra del 1958, che genera l’indicazione di data riportata. General remarks: L’audiovisivo ha come soggetto – e attore – il pittore Franco Angeli, tra gli esponenti di punta della cosiddetta ‘scuola di Piazza del Popolo’, ovvero l’equivalente generazionale in pittura a Roma della generazione della neo-avanguardia musicale cui apparteneva Guaccero. Angeli in realtà sembra qui prestare il suo volto a una figura generica, quella dell’artista in crisi nel suo rapporto con la società: vi alludono – oltre che il montaggio delle immagini, alcune di repertorio – i due cartelli-citazione dal ‘Tonio Kröger’ di Mann (‘Non lavorava come tutti coloro che lavorano per vivere, e non faceva nessun conto di sé come uomo vivente. Solo desiderava di essere considerato come creatore e per il resto se ne andava attorno grigio ed insignificante pari all’attore che ha smesso il trucco e che non è nulla se nulla ha da rappresentare’). La macchina da presa lo segue dunque per strada, in situazioni semi-pubbliche (sfilate, il mercatino d’arte, il passeggio collettivo e il relax al bar) che sembrano scivolargli addosso, fino al suo studio nel quale si osservano opere astrattiste. Entro le musiche originali, decisamente avanzate linguisticamente (tanto che Guaccero vi riusa una registrazione del suo Quartetto per 2 clarinetti viola e chitarra) trovano posto citazioni di brani o di modalità linguistiche storiche, collegate al contenuto delle immagini: dopo la musica ritmicamente ostinata e armonicamente aggressiva dei titoli di testo e la citazione di una marcia militare (prima sequenza, sfilata), un caustico richiamo fortemente dissonante e acuto di tromba su un disegno con la scritta ‘O Roma o morte’ introduce alla sequenza del mercatino, chiusa dall’echeggiare di un brano salottiero per pianoforte; segue una transizione tra i rumori del traffico, fino allo studio (Quartetto per 2 clarinetti viola e chitarra, dodecafonico-seriale), che sfuma nella passeggiata serale (musica sospesa e tensiva, sfondo d’archi con interventi di pianoforte e percussioni) per ricomparire al ritorno in studio; un’esplosione di percussioni e della musica aggressiva per archi commenta l’ultima parte, un montaggio fatto in prevalenza di fermo-immagini (politici e uomini di potere, figure della società dello spettacolo, la folla – compresa quella della sfilata – nelle strade, lettura del giornale, rivolte di piazza e repressioni) entro le quali ricompare anche Angeli. Delle musiche originali (non pre-esistenti) non sono state rintracciate fonti di tipo cartaceo presso l’Archivio Guaccero; l’unico testo attestato è quello audiovisivo.
|
||||||||||||||||||||||
PRIN 2009 Project - Thematic catalogue in music: features and perspectives in the digital era |