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App2_06 La passione del grano [musiche per l’omonimo documentario]
Notes on text: L'audiovisivo comprende un testo (a cura di Ernesto De Martino) enunciato da un tipico narratore-commentatore. Place and date of composition: [Roma], 1960 Remarks on the genesis: Le musiche sono state scritte per il documentario “La passione del grano” (1960), regia di Lino Del Fra (con lo pseudonimo Antonio Michetti), uno dei maggiori documentaristi e registi di film storico-documentari nell’Italia del secondo dopoguerra. Il documentario vede inoltre la autorevole partecipazione di Ernesto De Martino, redattore – in qualità di esperto di antropologia meridionale – del testo sul rito descritto. General remarks: L’audiovisivo descrive un rito di ‘riparazione’ della civiltà contadina meridionale: per esorcizzare il ‘vuoto vegetale’ causato dalla raccolta del grano, ovvero dalla mietitura (cioè dalla falciatura delle spighe, una sorta di ‘delitto’ da occultare), il contadino dà la caccia a un capro come se fosse il principale responsabile dei danni ai campi di grano. L’inseguimento, uccisione e funerale del capro – dopo l’introduzione nei titoli di testa – è solo uno dei momenti del rito: seguono la spoliazione di una vergine (la ‘madre del grano’, la forza che lo farà rigenerare nell’anno successivo) e la svestizione derisoria del padrone. Alla fine del documentario, un’inquadratura su un contadino inoperoso ricorda però che a preoccuparsi per le incognite dell’anno-ciclo vegetale a venire sarà il bracciante povero… La musica di Guaccero tende a toccare – soprattutto nella caccia al capro – le corde stilistiche dello Stravinskij del Sacre o del Bartók del Mandarino meraviglioso, pur con un ensemble di proporzioni ridotte; è presente una cellula tematica ricorrente (tre note veloci per gradi congiunti ascendenti o discendenti, in intervallo complessivo di terza minore), riconoscibile soprattutto nei titoli di testa e nell’ultima parte del documentario, ma anche il funerale del capro e le sequenze successive presentano un tema predominante. Non è attestata al momento alcuna partitura del brano; nell’organico, spiccano i ruoli di primo piano dei fiati (corno inglese, clarinetto, tromba) e delle percussioni.
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