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56 Altra sigla: 05.02.03 Su traccia
Elenco dei movimenti
Luogo e data di composizione: [Roma], novembre 1980 Note sulla genesi: Non è stato possibile identificare con certezza una circostanza generatrice della scrittura del dittico per violino solo, né un'esecuzione in vita dell'autore. Tuttavia, Guaccero aveva tenuto un seminario sul 'Il violino nella musica sperimentale italiana' proprio nel 1980, a Padova (3.6.1980) per il X. Festival Internazionale del Violino 'Giuseppe Tartini'. Nel programma del Festival non ci sono però indicazioni di esecuzioni in occasione di quel seminario, e il ms. autografo è datato novembre 1980. Prima esecuzione: 6.12.1983, Roma, Sala IN/ARCH a Palazzo Taverna, Stagione di Nuova Consonanza. Massimo Coen, violino Note generali: Il lavoro si compone di due pagine-materiali: una ‘traccia’ (simile solo in alcuni aspetti della scrittura timbrica a quella dell’omonimo, limitrofo brano), da seguirsi secondo una lettura lineare fino alla fine (durata della traccia: 6’); una di ‘improvvisazioni’, in tutto sei (inserite tra parentesi quadre), da inserire ad libitum nei punti in cui anche il testo della traccia è tra parentesi quadre; l’esecutore può decidere di eseguire solo una parte di una ‘improvvisazione’ (o addirittura di reinventarla, attenendosi alla scrittura violinistica lì proposta) per sostituire una porzione di traccia, per cui la durata rimane comunque di 6’. L’interprete deve avere a disposizione due strumenti: un violino ordinario e un ‘violino preparato’ (le preparazioni sono spiegate nel dettaglio nelle ‘note d’esecuzione’), per cui l’effetto sonoro sul violino preparato può risultare molto differente dalle altezze indicate (scrittura d’azione, con esito sonoro non legato alla notazione); la prima metà della ‘traccia’ va eseguita sullo strumento ordinario, ma almeno due improvvisazioni su tre andranno eseguite sullo strumento preparato; viceversa nella seconda metà della ‘traccia’. Rispetto all’altro brano del dittico, la ‘Traccia’ presenta una maggior varietà di soluzione timbriche e gesti strumentali, compresi il pizzicato e (verso la fine) la scordatura delle corde mentre le si suona, per cui lo strumento (in quel momento, lo strumento preparato) acquisisce un’accordatura molto vicina a quella della viola, con notazione in chiave di contralto. Le ‘improvvisazioni’ dispongono di una scrittura ancor più dinamica e mossa, accordi compresi. La notazione è su pentagramma, spaziale-cronometrica (ma con uso di figure da notazione proporzionale). I diritti del brano sono stati acquisiti nel 2004 dall’editore Rai Trade, che non ne ha – a quanto risulta – preparato un’edizione a stampa.
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