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Domenico Guaccero

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42
Altra sigla: 08.06

Kardia per archi

 


Organico analitico: 7 violini, 2 viole, 2 violoncelli, contrabbasso

Elenco dei movimenti

. (5 / 4)
Note: La notazione è misurata, ma indipendente per ogni strato; il raccordo tra i tre strati è possibile anche grazie alla presenza di fermate coronate, che favoriscono l’allineamento in alcuni punti e sono quanto più lunghe quanti più strati sono coinvolti nell’esecuzione. Solo raramente è prevista la divisione delle consuete 5 parti di archi. Durata: circa 11’.

Luogo e data di composizione: [Roma], 1972 [-1973?]

Note sulla genesi: "Kardia" fa parte del ciclo "Descrizione del corpo" (insieme a Ajna e Luz), elaborato nel corso degli anni ’70 attorno a un principio ternario: tre categorie del corpo (plessi frontali, centrali e sacrali) corrispondenti ai tre lavori, e al loro interno a tre strati che possono essere eseguiti separatamente, o in combinazioni a due, o tutti e 3 insieme (per un totale di 7 possibilità combinatorie, elencate –per Kardia – dallo stesso Guaccero). Dei tre lavori del ciclo, è l'unico completato in tutti i suoi tre strati: 1) per 12 archi, 2) per 8 voci, 3) per 5 fiati. La partitura li presenta perciò sovrapposti uno sull'altro; in caso di esecuzione a più gruppi, alcune sezioni di ogni gruppo non vanno eseguite, generando un gioco di densità cangiante per ogni possibile versione. Sono presenti appunti e abbozzi progettuali (riguardanti anche gli altri due brani del ciclo), soprattutto sulla simbologia triplice, spesso con matite o penne a colori, conservati presso l’Archivio Guaccero. La notazione è mensurale, ma indipendente per ogni strato; il raccordo tra i tre strati è possibile anche grazie alla presenza di fermate coronate, che favoriscono l’allineamento in alcuni punti.

Prima esecuzione: [insieme allo strato per quintetto a fiati:] 17.4.1973 Royan, Théatre du Casino Municipal, 10. Festival International d'Art Contemporain; I Solisti Veneti, dir. Claudio Scimone. [con tutti gli altri strati:] 30.10.1976, Roma, Auditorium del Conservatorio di Musica, Incontri Musicali Romani – VI edizione. Ottetto Vocale Italiano; I Solisti Veneti; Claudio Scimone, direttore. [a solo] 29.11.1984, Roma, Auditorium RAI del Foro Italico, XXI Festival di Nuova Consonanza. Gruppo Strumentale Musica d’Oggi; Angelo Faja, direttore.

Note generali: "Kardia" fa parte del ciclo "Descrizione del corpo" (insieme a Ajna e Luz), elaborato nel corso degli anni ’70 attorno a un principio ternario: tre categorie del corpo (plessi frontali, centrali e sacrali) corrispondenti ai tre lavori, e al loro interno a tre strati che possono essere eseguiti separatamente, o in combinazioni a due, o tutti e 3 insieme (per un totale di 7 possibilità combinatorie, elencate –per Kardia – dallo stesso Guaccero). Dei tre lavori del ciclo, è l'unico completato in tutti i suoi tre strati: 1) per 12 archi, 2) per 8 voci, 3) per 5 fiati. La partitura li presenta perciò sovrapposti uno sull'altro; in caso di esecuzione a più gruppi, alcune sezioni di ogni gruppo non vanno eseguite, generando un gioco di densità cangiante per ogni possibile versione. Sono presenti appunti e abbozzi progettuali (riguardanti anche gli altri due brani del ciclo), soprattutto sulla simbologia triplice, spesso con matite o penne a colori, conservati presso l’Archivio Guaccero. La notazione è mensurale, ma indipendente per ogni strato; il raccordo tra i tre strati è possibile anche grazie alla presenza di fermate coronate, che favoriscono l’allineamento in alcuni punti e sono quanto più lunghe quanti più strati sono coinvolti nell’esecuzione. La ricerca in questo brano si sposta, vista anche la sua concezione, sulla combinazione polifonica (quindi sulle densità e sui rapporti verticali-armonici), e solo secondariamente sul timbro (parametro più indagato nello strato per voci). Lo strato per archi è il ‘luz’ del multiplo Kardia, avendo previsto l’autore che l’organico di archi o percussioni fosse legato alla componente ritmica e più pulsionale del corpo. Solo raramente è prevista la divisione delle consuete 5 parti di archi. Durata: citca 11’.

 

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