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Domenico Guaccero

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Scheda opera

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22
Altra sigla: 04.06

Nuovo incontro (a tre)

 

Numero d'opera: 1964
Forma o tipo di composizione: Musica 'gestuale'
Organico analitico: Voce femminile, 2 pianisti

Elenco dei movimenti

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Trascrizione: vedi scheda opera
Note: Azione 'gestuale' senza soluzione di continuità, articolata in scene a disposizione combinatoria (vedi opera); la notazione musicale è utilizzata solo in inserti localizzati in punti dell'azione.

Trascrizione: Vedi link?
Note sul testo: Montaggio curato dall'autore; l’edizione utilizzata dovrebbe essere la prima edizione italiana in tomo del Teatro di Ionesco (Torino, Einaudi, collana Supercoralli, 1961).

Luogo e data di composizione: Roma [?], marzo 1964

Note sulla genesi: Collegato all’ 'Incontro a tre (Variazioni su Ionesco)' nello smontaggio-rimontaggio di elementi da testi di Ionesco, in una sorta di rappresentazione della crisi del linguaggio (anche musicale). Presenti nel Fondo Guaccero numerosi materiali di progettazione e preparazione alla coppia di lavori. Il lavoro è stato concepito espressamente per la rassegna (organizzata dallo stesso Guaccero) nell’ambito della quale ebbe la sua première.

Prima esecuzione: 19.4.1964, Roma, Teatro Ateneo dell’Università degli Studi di Roma [‘La Sapienza’], Istituto del Teatro – Centro Universitario Teatrale, rassegna ‘La Nuova Musica in Italia. Ciclo di manifestazioni per universitari e studenti’, 5. concerto. Miciko Hirayama, voce Duo Sperimentale, Sylvano Bussotti – Cornelius Cardew, pianoforte

Note generali: Ferma restando la parentela con l’atro ‘Incontro a tre’, il presente brano dispone la selezione delle azioni con suono da Ionesco in uno schema formale differente, di tipo combinatorio: nel progetto sono previste tre ‘scene maiuscole’ (A, B, C) inframezzate da due ‘scene somma’ (a+b+c, a’+b’+c’); la disposizione delle scene in sequenza è libera, tenendo conto che il numero delle scene deve essere dispari (3 o 5) e che nelle posizioni dispari devono esserci ‘scene maiuscole’ (sono inoltre indicate alcune sequenze di buio-luce separatrici tra le scene). Di fatto, il compositore ha ultimato solo le scene maiuscole B e C e la scena-somma a-b-c. All’interno di ciascuna, come per l’altro ‘Incontro a tre’, fondamentale è la descrizione dell’azione (rispetto alla quale gli inserti in notazione musicale sono funzionali), considerando che nella scena-somma essa tende a essere parallela-irrelata per ciascun esecutore presente sul proscenio. Per l’esecuzione sono indicati gli oggetti scenici (tra cui una lavagna) e gli abiti che i performer devono indossare, accanto ai segni grafici particolari per la semiografia musicale. I due pianisti operano sul medesimo pianoforte.

 

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