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Domenico Guaccero

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01
Altra sigla: 04.01

Tre liriche di Montale

 


Forma o tipo di composizione: Liriche per canto e pianoforte
Organico analitico: voce femminile e pianoforte

Elenco dei movimenti

1.1) Spesso il male... (4 / 4; 38 battute)

Incipit grafico:


Trascrizione: Spesso il male di vivere ho incontrato: / era il rivo strozzato che gorgoglia, / era l'incartocciarsi della foglia / riarsa, era il cavallo stramazzato. // Bene non seppi; fuor[i] del prodigio / che schiude la divina Indifferenza: / era la statua nella sonnolenza / del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.
Note: Indicaz. agogica iniziale: Andante. La lirica segue una forma A-A’ corrispondente alle due strofe del testo; le figure tematiche più evidenti (nuclei intervallari vs ostinati di crome o di semiminime) si distribuiscono a loro volta in due sottosezioni per ciascuna sezione, corrispondenti alle sottosezioni delle strofe poetiche. Durata indicata dall’autore a fine brano (edizione a stampa = ms. 595): 2’50”.
2.2) Ripenso il tuo sorriso... (3 / 4; 76 battute)
Trascrizione: Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida / scorta per avventura tra le petraie d'un greto, / esiguo specchio in cui guardi un'ellera i suoi corimbi; / e su tutto l'abbraccio d'un bianco cielo quieto. // Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano, / se dal tuo volto s'esprime libera un'anima ingenua, / o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua / e recano il loro soffrire con sé come un talismano. // Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie / sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma, / e che il tuo aspetto s'insinua nella mia memoria grigia / schietto come la cima d'una giovinetta palma...
Note: Note: Indicaz. agogica iniziale: Allegetto. La lirica segue una forma A-B-A’ corrispondente alle tre strofe del testo; la sezione centrale muta armatura (6 #) e agogica (prevalentemente Lento/Largo), ma non comportamento modale e materiale tematico-melodico. Durata indicata dall’autore a fine brano (edizione a stampa = ms. 595): 4’45”.
3.3) Felicità raggiunta... (4 / 4; 40 battute)
Trascrizione: Felicità raggiunta, si cammina / per te sul fil di lama. / Agli occhi sei figura che vacilla, / al piede, teso ghiaccio che s'incrina; / e dunque non ti tocchi chi più t'ama. // Se giungi sulle anime invase / di tristezza e le schiari, il tuo mattino / è dolce e turbatore come i nidi delle cimase. / Ma nulla paga il pianto del bambino / a cui fugge il pallone tra le case.
Note: Note: Indicaz. agogica iniziale: Lento. La lirica segue una forma A-A’ [con Coda] corrispondente alle due strofe del testo; la ripresa variata/sviluppata A’ si riconosce prima per la parte pianistica che per la linea melodica. Il linguaggio, a differenza delle altre due liriche del ciclo, è evidentemente non-tonale Durata indicata dall’autore a fine brano (edizione a stampa = ms. 595): 2’35”.

Trascrizione: vedi singoli movimenti
Note sul testo: I testi intonati mutano solo in due dettagli la lezione del testo (vedi i testi dei singoli movimenti), in uno dei quali per ragioni prosodico-musicali.

Luogo e data di composizione: Roma [?], estate 1951

Note sulla genesi: Il lavoro è coevo alle Liriche di Montale per coro a cappella, e potrebbe esser nato nella bottega compositiva costituita dalla classe di Composizione di Goffredo Petrassi presso il Conservatorio di S. Cecilia, dove Guaccero era iscritto.

Prima esecuzione: 30.4.1987, Palo del Colle, Festival Domenico Guaccero. Voce: Elizabeth Norberg-Schulz Pianoforte: Giuseppe Scotese

Note generali: L’estensione della voce (femminile) va complessivamente dal Do3 al La4; essa è compatibile sia con una voce di mezzosoprano che non abbia difficoltà nel registro acuto, sia con una voce si soprano lirico dotata di un buon registro grave. La scrittura vocale è tradizionale e il testo poetico viene intonato perlopiù fraseologicamente (non seguendo all’occorrenza la segmentazione versuale); è sostanzialmente riconoscibile anche un tessuto propriamente ‘tematico’. Il linguaggio musicale sembra più avanzato nella terza lirica, soprattutto sul piano tonale (assenza di un centro) e armonico (aggregazioni non triadiche e fortemente dissonanti). Nonostante questo, l’autore ritenne di dover copiare di nuovo in bella il brano in una fase molto avanzata della sua attività (verosimilmente all’inizio degli anni Ottanta), in vista di una pubblicazione o di nuove richieste di esecuzione, o più probabilmente per riordinare la sua produzione più lontana

Manoscritti

  1. , Fondo Domenico Guaccero, L2.4/4.a - Gua 1: Tre liriche di Montale
  2. , Fondo Domenico Guaccero, L2.4/4.a - Gua 1: Tre liriche di Montale

Edizioni

  1. Domenico Guaccero | Canti e liriche | per soprano e pianoforte, Roma, Semar Edizioni Musicali, [data d'edizione non reperita, circa 1988], -

 

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