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Domenico Guaccero

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Scheda opera

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25
Altra sigla: 08.04

Esercizi per attore o mimo

 


Forma o tipo di composizione: Musica 'gestuale'
Organico analitico: Attore/attrice o mimo

Elenco dei movimenti

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Trascrizione: vedi scheda opera
Note: La notazione dei gesti e delle azioni vocali da compiere nel tempo, pur inscritta in una precisa griglia temporale, fa a meno di qualsiasi notazione tradizionale.

Trascrizione: Sull’eteronomia finisce l’autonomia / c’è scel-ta / il progetto è, ora, parte dell’oggetto / (ma questo non è il pezzo per Gazzelloni?) / Sperimentare eguale fare / - Il tempo - / Dietro me è il tempo / (Gazzelloni Gazzelloni!) / Io vedo dietro ma Io Io così, qui, sono qui, dietro/avanti Io Forma che rimane. Ho cellule nuove. Eccole. Eccole. Qui. Io più nuovo che ieri. Nasco / Che sappiamo tutto del corpo / Noi non abbiamo nulla provato. Vero? / Non c’è prova / (Pezzi sperimentali? Non/pezzi, non/pezzi) / Nulla è provato / Ora è la prova / Happening? Clownerie? / Tutti: ora / Augenmusik / Provocazione? / Tutti Insieme / Il progetto è parte dell’oggetto / La comunità. Il potere dev’essere sempre come tra pareti di vetro. E’ sconveniente?
Note sul testo: Testo presumibilmente di D. Guaccero.

Luogo e data di composizione: Roma [?], 1965

Note sulla genesi: Dedica a Sylvano Bussotti e Romano Amidei, che contestualizza la composizione di questo brano – oltre che alla serie degli ‘Esercizi’ – alla fondazione della Compagnia del Teatro Musicale di Roma (organismo che avrebbe dovuto proporre anche un repertorio gestuale), l’avvio della quale Bussotti promosse – con Guaccero e Macchi – proprio nel 1965, prima di tirarsene indietro, e aun’iniziativa di Guaccero dell’anno precedente che aveva coinvolto a Roma i due come performer. A Bussotti è riconducibile anche la figura di Giovanna Pellizzi, che potrebbe esser stata la prima esecutrice del brano (ipotesi da verificare).

Prima esecuzione: [?] 9.4.1965, Roma, Libreria Feltrinelli di Via del Babuino, per Concerti del Marcatre, I. Giovanna Pellizzi, attrice [eseguito probabilmente insieme agli Esercizi per mimo]

Note generali: Oltre che di una introduzione-spiegazione, il testo del brano consta di uno schema/griglia temporale (durata indicata: circa 4’30”) entro il quale sono scomposti in gran dettaglio analitico le azioni da compiere con ogni singola parte del corpo, e le azioni vocali-sonore da effettuarsi contemporaneamente, il tutto notato – per strati sovrapposti con il tempo in ascissa – in maniera grafico-analogica; lo schema di base va integrato con una pagina di testo che, similmente agli Esercizi per voce, propone una chiave meta-critica della performance; esso è disposto in progressione temporale dall’alto verso basso (sequenza di lettura ‘normale’) con velocità ed enfasi da ricavarsi sempre analogicamente dalla grandezza/spaziatura e dalla corposità del tratto (sfumature nella modalità di emissione sono indicate con segni diacritici); il testo deve trovare posto entro le azioni corporee e vocali organizzate nello schema. Il lavoro è emblematico della tendenza di Guaccero (molto forte in questa sua fase, e complementare alla sotterranea tendenza sintetica) a scomporre analiticamente gli elementi di un testo performativo. Questo Esercizio può essere eseguito in combinazione simultanea con uno o più degli altri Esercizi del ciclo (vedi Opere multiple).

 

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