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15 Altra sigla: 05.04.02 [Secondo] Quartetto per 2 clarinetti, viola e chitarra
Elenco dei movimenti
Luogo e data di composizione: Roma [?], febbraio – marzo 1958 Note sulla genesi: Eseguito nell’ambito del ‘Festival di Musiche Contemporanee’ organizzato dalla Rai in collaborazione con la S.I.M.C. Prima esecuzione: 30.6.1958, Roma, Auditorium di Via Asiago della Rai, Festival di Musiche Contemporanee (Rai-S.I.M.C.). Giacomo Gandini e Silvano Pandolfi, clarinetti; Lodovico Coccon, viola; Mario Gangi, chitarra. Note generali: Il lavoro è il primo ad abbandonare alcune modalità di pensiero neo-classicheggianti, per avvicinarsi al linguaggio e allo stile della serialità post-bellica (Boulez soprattutto, nonché il Maderna di quegli anni). Pur riconoscibile l’organizzazione seriale delle altezze, non si può parlare di serialità integrale (ovvero di organizzazione seriale degli altri parametri), anche se un criterio stratigrafico nell’assegnazione di un’unità metrico-temporale di base a ciascun strumento è riconoscibile in più punti. La scrittura è tendenzialmente monodica anche per gli strumenti polifonici (viola e chitarra), ma le combinazioni verticali (come quelle a fasce in allargamento-espansione riconoscibili all’inizio del brano) appaiono regolate proprio mediante la distribuzione seriale delle altezze. Il movimento centrale è un tempo di transizione, più breve e senza l’intervento della viola, organizzato in cinque periodi sfilacciati da pause, mentre i movimenti estremi sono assai più articolati ed elaborati nella successione di brevi pannelli a volte consequenziali nella trasmissione di elementi ritmici da uno all’altro. In tutti testimoni la partitura è scritta con i clarinetti in suoni reali, ma le due parti sono state concepite per esser suonate con clarinetti in Si bem. Durata complessiva prevista dall’autore: 12’10” circa. Edizioni
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