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Domenico Guaccero

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28
Other sigla: 05.05.04

Klaviatura

 


Scoring: Clavicembalo, pianoforte, harmonium, celesta, arpa, marimba, glockenspiel, vibrafono, clavicordo registrato su nastro magnetico

List of movements

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Remarks: Pur utilizzando una notazione perlopiù su pentagrammi, la notazione delle singole parti è in sostanza spaziale-cronometrica, ed è legata alla descrizione spazio-cronometrica della struttura complessiva del brano.

Place and date of composition: Roma [?], 1965

Remarks on the genesis: Dedica a Mariolina De Robertis e Daniele Paris, ovvero la clavicembalista della prima esecuzione (nonché committente di molte nuove opere per clavicembalo nel secondo dopoguerra italiano) e il direttore della medesima. Il clavicembalo ha in effetti la parte più consistente tra le 8 tastiere (da cui il titolo) notate, tenendo presente che la nona tastiera (il clavicordo) è su nastro.

First performance: 4.9.1965, Palermo, Teatro Biondo, 5. Settimana Internazionale di Nuova Musica. Mariolina De Robertis, clavicembalo; Bruno Canino, pianoforte; Antonio Ballista, harmonium; Mario Bertoncini, celesta; Ofelia Guglielmi, arpa; Giovanni Cannioto, marimba; Paolo Renosto, glockenspiel [a tastiera]; Mario Dorizzotti, vibrafono; Daniele Paris, direttore.

General remarks: Sulla linea operativa/di pensiero di Sinfonia 1, questo è il primo di una serie di lavori di Guaccero in cui tutto il materiale musicale da eseguire è sintetizzato su un unico foglio, la cui forma grafica è scelta in base a valenze insieme strutturali e simboliche. In questo caso, il simbolo prevalente (ma non esclusivo) è il triangolo che, duplicato e rovesciato, genera un esagramma (stella di a sei punte o di David), da applicarsi alla disposizione sul palco degli strumenti. Sulla pagina unica della ‘partitura’, le parti singole degli strumenti si distribuiscono quanto più prossime a questo schema grafico, con una fascia centrale che descrive la sequenza delle loro entrate (numerate da 1 a 30), le durate degli interventi (nonché le corone o le fermate), e gli interventi del nastro magnetico. La durata totale prevista è di circa 9’. E’ segnalata del brano un’edizione per lo Studio Musicale Romano, non attestata da notizie o evidenze documentarie. Una ricostruzione in partitura del brano è stata curata dal compositore Franco Sbacco, ed eseguita così per l’Emufest 2010, Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, 14.5.2010.

 

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